Anna Frank, cresciuta in Germania e poi in Olanda, è una delle persone vissute durante la seconda guerra mondiale, che contribuì, attraverso il suo diario, alla ricostruzione della vita di alcune persone completamente immersa nel terrore, nella fame e nella tristezza.
Come ha fatto il diario di una ragazza così sfortuna nella sua vita a finire nelle nostre mani?
Ecco la risposta.
Anna Frank abitava con la madre, la sorella Margot e il padre Otto in Olanda in un appartamento (oggi visitabile a Instambul). Era il padre che teneva su la famiglia ma, un giorno, a lavoro, venne a sapere che l’ esercito del dittatore Itler si stava avvicinando sempre di più, e allora decise di trasferire la famiglia, ma dove?Anche se l’ esercito non era fin troppo vicino, decise di comprare più viveri che poteva e di cercare un nascondiglio.Ci volle un po’ per trovare il posto giusto ma dopo qualche giorno di ricerche riuscì a trovare il posto giusto per vivere :una stanza segreta in un ufficio dotata di cucina, di secondo piano e l’ entrata era nascosta da una libreria scorrevole. Insieme ai Frank, c’ erano anche altre famiglie: Gli Holländer e i van-pels. Anna, per conservare i suoi segreti e sfogarsi, usava il suo diario, dove scriveva a Kitty, la sua amica immaginaria; gli parlava di paura, ma anche di amore, di come bisognasse stare in assoluto silenzio dalle otto alle dodici, dei suoi amori con Peter, e dei suoi rapporti con i genitori,nonostante tutto, qualcuno fece la spia, e, il mattino del 4 agosto 1944, vennero arrestati tutti, tranne Otto, padre di anna (uscito per cercare viveri) e Miep Gies (creduta non ebrea), che, dopo l’ arresto, trovò il diario di Anna, e con il permesso di Otto, lo pubblicò. Comunque dopo poco l’ arresto, Margot e Anna partirono con l’ ultimo treno per Auschwitz , anche se poi, morirono di tifo esantematico (anna 2 giorni dopo la sorella) a Bergen-belsen due settimane prima che arrivassero i rinforzi inglesi. Le ultime parole di anna furono “non ho più il padre, non ho più la madre, non ho più la sorella, non ho più niente”
“prima o poi questa dannata guerra finirà, e saremo di nuovo uomini, non soltanto ebrei.” Anna Frank
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