In questi ultimi giorni è capitato spesso che la nostra classe non si sia comportata bene, e la prof. Montanucci, delusa dal nostro comportamento, ci ha dedicato molto tempo non solo per rimproverarci, ma soprattutto per spiegarci l’importanza della scuola e di quanto siamo fortunati ad averla e a poterla frequentare.
Proprio per questo motivo ci ha voluto raccontare storie di bambini che non possono andare a scuola a studiare, per colpa della guerra, o della povertà.
Purtroppo nel mondo molti bambini vivono in paesi dove c’è la guerra, e questo non permette loro di andare a scuola, perché sarebbe pericoloso.
Altre persone invece vivono in montagne, ad alta quota o in villaggi molto isolati e per loro sarebbe troppo difficile e faticoso raggiungere la città più vicina.
Tra le storie raccontate dalla nostra prof. una in particolare mi ha molto colpita…
Parla di due ragazzi africani di 14 anni, che scrivono una lettera all’UE, lamentandosi del fatto che nel loro paese non c’erano diritti per i giovani, tra cui quello allo studio, che gli stava più a cuore.
Sperando in un aiuto, infatti i due ragazzi salgono di nascosto nella pancia di un aereo diretto in Europa, ma nella carlinga facevano -50° e così, alla fine del viaggio li trovarono morti congelati per il freddo.
Insieme a loro trovarono la lettera, che fece subito il giro del Mondo, ma che purtoppo non servì a niente.
Questi ragazzi sono morti per un “sogno”,mentre a volte noi non ci rendiamo conto della grande fortuna che abbiamo, a vivere in un paese civile e sviluppato, che ci dà la possibilità di vivere in un mondo dignitoso, che ci offre tante possibilità in più.
Anche se a volte non sappiamo apprezzarlo…
Noi che siamo fortunati dobbiamo sfruttare questo nostro diritto, per poter avere un lavoro, un futuro, e per poter essere “qualcuno” nella vita.
BEATRICE
P.S Se vuoi leggere la storia di cui parlo sopra clicca sul libro.
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