Lunedì 8 aprile si è concluso il percorso del progetto del giornalino online “La Lampada di Aladino”, risultato, a seconda di quanto riferiscono i ragazzi una esperienza estremamente positiva.
“Mi dispiace che questa sia la penultima lezione perchè mi piaceva e poi stavo imparando molte cose che non conoscevo.Il tempo è passato velocemente e quando finirà questo progetto, diciamo che mi mancherà perchè comunque ho imparato a fare “la giornalista”. Anche se l’anno prossimo non ne farò più parte, sarò felice che altre persone possano collaborare“. (Francesca C. 2E)
“Questa esperienza vissuta mi ha insegnato tanto e le mie conoscenze si sono ampliate. Adesso comprendono nuove tecniche informatiche e non solo perchè aver seguito questo corso mi ha introdotta a provare sensazioni ed emozioni mai sperimentate nella mia vita. Oltre ad ampliare le nostre conoscenze in campo informatico e linguistico, ha avuto anche uno scopo sociale perchè ho incontrato altre persone e fatto nuove amicizie. Penso che questo progetto debba continuare a percorrere le vite di altri alunni perchè è molto istruttivo. Una grande gioia sarebbe sapere che il giornalino non morirà, ma sarà tenuto in vita da altri che come me, vogliono imparare cose nuove divertendosi.Sono orgogliosa e onorata di aver partecipato“. (Francesca C. 2C)
“Per me questa esperienza è stata molto educativa, ci ha insegnato molte cose che ci hanno fatto scoprire un nuovo mondo: quello del giornalismo. Per diventare giornalista devi avere molte caratteristiche tra cui; saper scrivere bene, comporre due testi e farli diventare uno solo e saper usare velocemente e scrivere rapidamente sul computer. Per concludere vorrei dire che questo giornalino è stato molto divertente e coinvolgente“. (Davide A. 2 C)
“Secondo me questa esperienza mi resterà impressa nella mente perchè ho imparato tante cose nuove e ho conosciuto tanti ragazzi della mia età. Durante questi incontri ho imparato, tra le tante cose a pubblicare, modificare o digitare un articolo. Mi sono divertita molto e mi dispiace dover smettere, ma come tutte le cose, anche questa ha una fine“. (Martina M. 2 C)
“Mi sono trovato molto bene con i miei compagni di corso, anche se con alcuni non avevo un buon rapporto, con questo progetto ci siamo riappacificati. Di questa esperienza in futuro avrò molti bei ricordi e soprattutto spero che mi ricorderò tutto ciò che ho imparato poichè penso che mi sarà molto utile un giorno visto che adulto, vorrei lavorare nel campo dell’ informatica“. (Alessandro D. G. 3 E)
“E’ stato stupendo pubblicare articoli di persone che neanche conosci di vista e scoprire ciò che pensano. E stato anche molto utile, infatti in futuro mi serviranno i consigli ricevuti. E stato infine veramente divertente:un’ occasione per imparare“. (Syria T. 2 B)
Partendo da questa premessa abbiamo cercato di tracciare un percorso che permettesse agli studenti di accostarsi alla comprensione dei valori della scrittura e far sì che diventassero, essi stessi produttori di linguaggi, sia verbali che iconici. I testi e i contenuti venivano prima pensati, poi realizzati nella redazione, quindi pubblicati, non prima però di essere completati con tutto ciò che riguardava l’impaginazione, la grafica, le immagini, i simboli, rappresentazioni e altro.
La conoscenza del mondo della scrittura in tutte le sue forme è una capacità importante, sia pure in un ambito circoscritto come può essere quello di un giornalino. Ebbene possiamo dire che uno degli aspetti didattici del giornalino che ci siamo prefissi, è stato quello di stimolare i ragazzi a intraprendere una sorta di viaggio attraverso questo magico mondo della scrittura. La meta finale era la comprensione e l’apprezzamento dei valori in generale della scrittura sia essa verbale, iconica, informatica, ecc. e la comprensione e l’utilizzo dei linguaggi specifici: da quelli estetici, a quelli storici, da quelli ideologici, a quelli tecnici e scientifici ecc. Non dimentichiamo che il grado di uso della scrittura è storicamente uno dei parametri su cui misuriamo l’elevarsi del livello di civiltà di un popolo o di un gruppo sociale.
Con il trascorrere degli incontri, la pertinenza linguistica e tecnica, nella realizzazione degli articoli e della varia tipologia dei testi, si è andata accrescendo in modo quasi regolare. Dal punto di vista strettamente tecnico, si è cercato, nella costruzione, di favorire una lettura estremamente rapida e spesso a colpo d’occhio in traversale, come accade quando si ricevono informazioni sullo schermo- video. Un po’ come accade anche nella lettura nelle pagine di un giornale, il quale è concepito per essere letto rapidamente come dimostra la tecnica di impaginazione, il rapporto tra lo spessore dei titoli e il valore presunto degli argomenti, il taglio dell’informazione ecc. E’ stato calcolato che per leggere interamente un giornale, un lettore impiegherebbe dalle 5 alle 6 ore; è ovvio che nessuno dispone di tanto tempo. Chi legge il giornale ha bisogno, di mezzi che gli consentano di avere un colpo d’occhio sul panorama complessivo delle notizie e di scegliere, se leggere un articolo per intero, o passare al successivo. Ebbene noi abbiamo seguito lo stesso principio e realizzato il giornalino in modo che il lettore possa avere questo colpo d’occhio e scegliere.
Ciò è possibile grazie alla visualizzazione delle categorie e sotto categorie, grazie ai titoli che presentano sinteticamente i pezzi e ne accelerano la lettura, grazie all’organizzazione grafica delle pagine che dispone in ordine le notizie, grazie infine alla costruzione di molti articoli a blocchi, in modo che le informazioni più importanti siano collocate al loro inizio e il lettore possa decidere rapidamente se proseguire o meno la lettura. E’ stato sicuramente un progetto sperimentale e la scuola, nonostante le scarse risorse, deve costruire uno dei suoi pilastri didattici più importanti proprio sulla sperimentazione e realizzazione di percorsi operativi alternativi rispetto ai metodi tradizionali di insegnamento.
Ascoltiamo ancora la viva voce dei ragazzi: “Questa esperienza didattica è stata molto divertente e allo stesso tempo educativa ed istruttiva. La cosa migliore che abbiamo imparato è stata quella di saper esporre in modo giusto, tutto ciò che si vuol dire e si vorrà dire, facilitando anche nella vita, il modo di parlare e di esprimersi. Per quanto riguarda l’informatica, abbiamo imparato, che oltre i giochi e facebook, un computer può servire per accrescere le nostre conoscenze e le nostre competenze e farci vivere autentiche esperienze di studio. Ringrazio tutti coloro che hanno organizzato questo progetto perchè è la prima volta che mi accade di essere contento di rimanere a scuola“. (Angelo C. 2 E)
“Quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare al progetto del giornalino on-line. Dato che i posti erano pochi sono stata sorteggiata con altri e ne sono uscita come una dei partecipanti; di questo sono contentissima. Il corso è stato ben organizzato e i professori ci hanno sempre aiutato e ci hanno dato una mano quando non sapevamo fare qualcosa“. (Irene A. 2 D)
“Non riesco a credere che questa sia la decima volta che ci incontriamo perchè quando ci si diverte il tempo passa in fretta. Spero che il prossimo anno venga proposto di nuovo“. (Mirea S. 2 D)
“Stare al giornalino ogni lunedì, è stato molto faticoso ma anche molto divertente perchè ho conosciuto molte persone e ho collaborato con loro. Grazie al giornalino ho imparato alcune tecniche sul computer e quando ero in redazione ho capito come costruire un articolo e come valutare le cose più importanti di un testo scritto. Ora che sta per finire, mi dispiace molto“. (Mary D. S. 2 E)
“Secondo me è bello partecipare al giornalino perchè mi fa pensare a quando diventerò giornalista“. (Claudio P. 2 F)
“Oggi è la nostra nona lezione. Tra due settimane ci sarà l’ultima e questo mi dispiace. In questi mesi ho imparato ad utilizzare meglio il computer, a scrivere, inventare ed elaborare articoli di giornale. Con questo però non descrivo appieno le due ore del lunedì che dedico sempre alla cultura; infatti durante questo corso ho scoperto argomenti nuovi sulla scienza, sulla storia e la geografia leggendo articoli altrui o scrivendoli personalmente“. (Sabrina S 3 B)
Oltre che una importante ed originale esperienza di studio è stata anche un’autentica esperienza umana. Sentiamo a proposito che cosa ci dice ancora Sabrina: “soprattutto mi mancheranno le persone con cui ho collaborato. Aspettare di entrare a lezione ha dato occasione a tutti noi di conoscerci meglio, di leggere gli articoli delle nostre vite” (Sabrina S 3 B)
“In queste dieci lezioni ho imparato a fare molte cose nuove e ad usare il computer in modo diverso come uno strumento di lavoro ma anche di divertimento. Spero che questo giornalino continuerà anche l’anno prossimo, anche se io non ci sarò perchè il prossimo anno, spero, sarò alle superiori”. (Giulia C. 3 B)
“Il giornalino è un modo per apprendere cose interessanti divertendoci. In questi dieci incontri abbiamo imparato come lavorare in coppia nel vasto campo dell’informatica. Questo corso è stato un modo per esprimere in modo corretto ed appropriato i propri pensieri. E’ stata un’esperienza indimenticabile e per la prima volta mi sono divertito stando a scuola“. (Leonardo C. 2 E)
“Mi piace molto fare il giornalino perchè leggi le poesie e i testi delle altre classi ed è molto bello pubblicare sul sito e scaricare immagini correlate con l’argomento“. (Elisa C. 2 C)
“Il giornalino è un’attività molto interessante e divertente nella quale abbiamo imparato a scrivere un articolo, a pubblicare su un sito, a cercare le immagini. Concludendo posso dire che è stata una bella esperienza che spero sarà riproposta l’anno prossimo“. (Ilaria S.)
“Vorrei cominciare dicendo che questa esperienza è stata una delle più belle delle mia vita scolastica. Durante questi incontri, ho avuto più libertà di parola che mai: ho potuto scrivere, nei limiti, ovviamente, quello che volevo. Ho conosciuto tanti ragazzi della mia età. I professori ci hanno fatto un corso sul computer accelerato e molto accurato. Inoltre ho potuto capire come funzionano la redazione e la parte editoriale di un giornale vero. Per di più, tutto il mondo, può leggere i nostri piccoli articoli”. (Chiara D. P. 2 C)
Per concludere possiamo dire che è stata una grande fatica, ma anche una bellissima esperienza professionale anche per noi docenti. La Lampada di Aladino torna a riposare dopo aver realizzato i suoi desideri, ma siamo certi, che il prossimo anno, ci offrirà nuove sorprese.
Grazie a tutti i ragazzi che hanno partecipato al corso, dimostrando grande entusiasmo e competenza; grazie anche a tutti i ragazzi non iscritti, che con i loro lavori, hanno reso possibile la realizzazione del progetto. Grazie di cuore a tutti i docenti che non hanno fatto mancare il loro sostegno e il loro contributo. Non dimentichiamo infine un ringraziamento particolare all’ ing. Sergio Perrone per l’assistenza tecnica e informatica.
I referenti proff. Mario De Laurentiis, Fabio Di Natale
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