La Guerra Civile siriana è un conflitto in corso nel paese del Golfo Persico che vede contrapposte militarmente le forze governative a quelle dell’opposizione e non solo, e che viene inserito nel contesto più ampio della Primavera araba. Il conflitto civile è iniziato il 15 Marzo del 2011 con le prime rivolte pubbliche, successivamente su scale nazionali, per poi divenire vera e propria guerra civile l’anno dopo. Le iniziali proteste hanno lo scopo di spingere alle dimissioni il presidente della repubblica Bashar al-Assad ed eliminare la struttura istituzionale del partito di cui vi è capo. A causa della posizione strategica del paese siriano (situato a sud della Turchia e a ovest dall’Iraq), ha coinvolto i suoi legami internazionali con i paesi confinanti e di cui vi è alleato.
Per questo motivo, le nazioni a maggioranza di religione musulmana sciita, come ad esempio Iran e Iraq, sono intervenute a protezione dell’attuale regime di Assad. Invece, il fronte dei ribelli è sostenuto dai paesi di religione sunnita del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar, che mirano a contrastare la presenza sciita in Medio Oriente. In ambito ONU si è verificata una profonda spaccatura tra Stati Uniti, Francia e Regno Unito, che hanno espresso sostegno ai ribelli, contro Cina e Russia, che invece sostengono il governo siriano sia in ambito politico che militare. Secondo le stime delle Nazioni Unite i morti finora sarebbero superiori a 125.000, e circa 4 milioni di siriani sarebbero sfollati nei paesi vicini, quali Giordania, il Libano e il Kurdistan iracheno.
Daniele Emili
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