Il film di cui vi parlo è tratto dal bestseller di Markus Zusak “LA BAMBINA CHE SALVAVA I LIBRI”
La cosa più interessante è il soggetto che è la Morte e il suo punto di vista sull’uomo. Essa si presenta come un’amica, che rimane affascinata dal comportamento che ha l’uomo, perché egli si dimostra in alcuni casi come una creatura intelligente, ma in altri casi sciocca. E’ l’unico animale capace di uccidere senza un motivo valido.
E’ ambientata nella Germania nazista del 1938 in cui la protagonista, Liesel, assiste al momento in cui si bruciavano i libri considerati diseducativi. Liesel ne salvò uno, ma, nonostante l’abbia fatto di soppiatto, è stata scoperta dalla moglie del sindaco.
La madre della bambina era comunista, lasciò la Germania per sfuggire alle persecuzioni naziste e abbandonò Liesel affidandola a una famiglia tedesca e nazista. La vita di Liesel procedeva regolarmente fino a quando, un giorno, la sua vita cambia completamente poiché arrivò a casa un ebreo di nome Max.
Ora io non vi spiegherò oltre la storia ma vorrei che la leggeste il libro poiché la storia è stupenda e piena di colpi di scena.
DDRIDNO RANUNZI Y
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