La parola BIO deriva dal greco “BIOS” cioè “vita“.
Quando sulle etichette degli alimenti si trova questa dicitura significa che sono ottenuti con tecniche tradizionali e/o rispettose per la natura. Viene dunque eliminato l’uso di ogni tipo di sostanze chimiche come anti-parassiti, coloranti, conservanti ecc.
Per tutelare le produzioni agro-alimentari tipiche di alcuni territori, legate alla cultura e alla storia del prodotto stesso, la legislazione italiana ed europea hanno introdotto delle norme:
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IGP : Indicazione Geografica Protetta.
- DOP : Denominazione di Origine Protetta.
Esse hanno a che fare con l’origine (intesa come territorio nativo) dell’ alimento e lo rendono unico e riconoscibile rispetto ad altri prodotti dello stesso genere. Il cibo prima di arrivare sulle nostre tavole fa un percorso chiamato “FILATURA“, più essa è breve (filatura corta) migliore è la qualità; spesso per indicare un tragitto molto breve (< 1 km) si usa l’espressione KM 0.
La maggior parte dei prodotti è, però, soggetta a trattamenti da parte delle industrie, che permettono una grande e varia quantità di alimenti anche fuori stagione. Ma una sana alimentazione prevede che si rispetti la stagionalità dell’ alimento; bisogna però che gli alimenti freschi siano consumati in tempi brevi altrimenti si rovinano.
Importantissima, per gli alimenti, è l’etichetta. Essa serve per riconoscere le caratteristiche del prodotto:
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DENOMINAZIONE: nome.
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INGREDIENTI: elencati in ordine di quantità.
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INFORMAZIONE NUTRIZIONALE: segnala la quantità di calorie e nutrienti.
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QUANTITÀ: peso o volume.
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SCADENZA.
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CONSERVAZIONE: temperatura, umidità e luce a cui deve essere sottoposto.
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NOME DEL PRODUTTORE.
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LUOGO E MODALITÀ DI PRODUZIONE.
Il 16 Dicembre 2016 la NORMATIVA EUROPEA SULLE ETICHETTE NUTRIZIONALI entra in vigore anche in Italia. L’obbligo riguarda gli alimenti prodotti industrialmente.
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