Il giorno 20/10/2015 siamo andati in gita su un battello,ma dove siamo andati a navigare? Siamo andati sul Tevere. Io ero molto emozionato perché l’ultima volta che sono andato in barca avevo un anno! La persona che ci illustrava le cose era Patrizia (la stessa che lo scorso anno ci ha spiegato anche tante cose sulle farfalle).
Appena salpati, col battello dal nome Invincibile, abbiamo visto un cormorano. In seguito abbiamo visto un airone cenerino e Patrizia ci ha spiegato che in realtà il cenerino è l’airone più comune e che l’airone bianco è una garzetta (un uccello che fa parte della famiglia degli aironi). Questa notizia non me l’aspettavo e allora ho cominciato a pensare felice:- Oggi scoprirò una montagna di cose interessanti sul Tevere, la sua flora e la sua fauna! – Poi ho visto due splendidi cigni e ho detto:-Non sapevo che ci fossero cigni nel Tevere!-
Poi siamo usciti a prua, io mi sono divertito tantissimo! Anche perché mi sono seduto al centro della prua e c’era molto vento! Ho disegnato tantissimo e fatto tanti schizzi degli animali che ho visto. Poi, purtroppo siamo dovuti rientrare al coperto, per dare il cambio ad un’altra classe. In coperta ho visto uno strano oggetto giallo con una sirena sopra e ho chiesto:-Cos’è?- E’ un satellite di salvataggio che manda il segnale in tutto il globo- ha risposto Alessio il marinaio. Dall’interno del battello abbiamo visto altri aironi e anche un nido di pendolino. Patrizia ci ha spiegato che il pendolino è un uccello molto piccolo che fa i nidi a forma di sacca usando la lanugine che trova in giro. Ce ne ha fatto toccare uno, era morbidissimo e c’era addirittura un laccio.
Ho anche visto un martin pescatore (piccolo uccello dal dorso azzurro brillante,il petto arancione e il becco appuntito) ero strabiliato dai suoi colori vivaci. Più tardi abbiamo visto un cormorano che mangiava un’anguilla e il capitano ha detto che un’anguilla poteva raggiungere anche un metro e mezzo di lunghezza. Ho anche visto la rete per pescarle (martavello), una rete a forma conica con anelli sempre più stretti e nell’ultimo (troppo stretto per uscirne) si mette un pesce e così l’anguilla, per prenderlo resta incastrata.
Poi Patrizia ci ha fatto vedere un frutto, non commestibile, che assomigliava ad una mela verde molto bitorzoluta, ruvida con disegni che la fanno sembrare quasi un cervello, l’odore però era quello di un agrume. La pianta che lo produce si chiama Maclura Potifera ed è stata piantata per poter nutrire i bachi da seta, ma questo si è rivelato un fallimento. A proposito di bachi da seta, Patrizia ci ha raccontato una storia che parlava di un monaco. In Cina (all’epoca unico paese capace di produrre la seta) questo monaco corse un grosso pericolo: prese un baco da seta per portarlo fuori dalla Cina e per farlo lo nascose in un bastone cavo…era un pericolo perché i cinesi se lo scoprivano lo avrebbero ucciso. Ma ci riuscì.
Siamo anche passati sotto il ponte del Grande Raccordo Anulare, era maestoso, con pilastri giganteschi.
Lì vicino abbiamo visto una nutria molto grande che a molti faceva impressione. Continuando la nostra navigazione siamo passati vicino al depuratore di Roma nord-est mentre Alessio (l’altra guida) ci insegnava i nodi per attaccare la nave e anche a leggere la bussola. Ad un certo punto abbiamo visto anche un banco di cefali (pesci neri che vivono anche nel Tevere) che saltavano fuori dall’acqua poi, tornando a riva, abbiamo visto altri cigni.
Tiziano, un mio compagno, ha anche lanciato un aeroplanino di carta a favore del vento, ma è miseramente precipitato in acqua!
Una volta attraccati, abbiamo ripreso il pullman e lungo il tragitto abbiamo incontrato dei maialini piccolissimi, caprette, cavalli, galli e una mucca che uscivano da tutte le parti perché il recinto era rotto.
E’ stata una gita proprio fantastica, abbiamo visto e imparato tante cose nuove e ci siamo divertito un mondo!
Gabriel Giordano
4B plesso “La Crociera”
2016
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