Giulio Cesare era un console romano, era alleato e amico del popolo, anche se soltanto per farsi amare e farsi ricordare. Indossava sempre un laticlavio frangiato con una cinta lenta alla vita e una corona di alloro. Era calvo e si tirava giù dalla cima del capo quei pochi capelli che aveva, certe volte era vittima di svenimenti e di incubi. Lui combatté contro i Galli, e in quel periodo, scrisse un diario, dove però non sempre è sincero, quell’opera si chiama De bello gallico (La guerra contro i Galli). Cesare voleva diventare un dittatore, si scontrò con un avversario, Pompeo, i due combatterono e vinse Cesare. Divenne dittatore, ma stabilì che la sua carica sarebbe durata per sempre. Tutti sanno che quando c’è una dittatura qualcuno si ribella, infatti un gruppo di persone, tra cui il figlio adottivo Bruto, congiurò contro di lui. Cesare venne ricordato per le azioni che aveva compiuto in guerra, ma soprattutto per l’ambizione.
- GIULIO CESARE
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