Racconto fantastico
Ippotumus Blus era un ippopotamo completamente blu.
Viveva in un pianeta chiamato Blutone, solo che gli abitanti di quel pianeta erano completamente rossi e non blu.
La madre e il padre erano molto preoccupati per l’accaduto e vollero far curare Ippotumus da un ippomedico il quale disse loro che la viscida sostanza di cui Ippotumus era formato sarebbe stata tossica e letale per il popolo della Galassiutana (galassia dove c’era il pianeta Blutone).
Il presidente di Blutone decise allora di spedire Ippotumus a 300000 anni luce dal loro pianeta che equivale a dire… sulla Terra.
Così Ippotumus piombò sulla Terra e, precisamente, a Roma, in un negozio di CASAL BERNOCCHI.
Il giorno seguente alla sua “spedizione”, un bambino di nome Alberto Scucci appartenente alla classe 3^A lo comprò e lo portò a scuola.
I bambini però non dimostravano alcun rispetto verso Ippotumus e, a ricreazione, se lo lanciavano continuamente e sadicamente tra loro.
Finita la prima ricreazione, andarono a mensa e, tornati, ricominciarono a lanciarlo finché, ad un certo punto, lo lanciarono talmente forte che si appiccicò al soffitto e non si staccò più.
Terminata la scuola, rimase lì, appiccicato al soffitto, per tutta l’estate.
A settembre però, quando i bambini tornarono in classe, di Ippotumus non era rimasta alcuna traccia perché … si era SCIOLTO al sole.
Di lui rimase solo … una grande chiazza SBIADITA di gelatina, chiazza che ancora oggi domina sul soffitto della 5^A.
SARAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI.
EDOARDO TOMMASO IANNELLI
ROCCO CAMPANELLA
Lascia un commento