Enea, principe di Troia, scappò dalla sua città in fiamme conquistata dagli Achei, si imbarcò insieme ad alcuni uomini e sbarcò prima in Macedonia, poi in Sicilia e in fine sulle coste del Lazio, precisamente a Laurento. Quando i Troiani arrivarono il re Latino non fu contento del loro sbarco, ma quando seppe che Enea era figlio di una dea accolse i Troiani con amicizia e fece sposare ad Enea sua figlia Lavinia. I troiani fondarono una città in suo onore e la chiamarono Lavinio, che ben presto divenne molto ricca e prosperosa così che il loro figlio né fondò una ai piedi del colle Palatino e la chiamò Albalonga. La leggenda narra che in circa 400 anni si successero 12 re, ma uno divenne re con l’inganno, così per paura che i nipoti richiedessero il trono, li fece buttare nel Tevere appena nati. Il caso volle che una lupa udisse il pianto dei due neonati e decise di allattarli salvando loro la vita; questi erano proprio ROMOLO e REMO. Una volta diventati grandi Romolo e Remo decisero di fondare una nuova città proprio lì dove erano stati salvati, ma non si misero d’accordo su chi gli avrebbe dovuto dare il nome; allora scoppiò una furiosa lite tra i due gemelli, Romolo uccise Remo e chiamò la città ROMA.
da Irene
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