GIOVANNI FALCONE E LA STRAGE DI CAPACI
BORSELLINO E LA STRAGE DI VIA D’ AMELIO
La storia della mafia
Agli inizi dell’ 800 vi era ancora, in Sicilia, il feudalesimo. I nobili avevano corti autonome con uomini d’ arme. Dopo l’ abolizione del feudalesimo nel 1812 ad opera degli stessi nobili, gli uomini d’ arme formarono corpi di guardia privati, per vigilare campi e bestiame, organizzati però in modo autonomo. I campieri avendo accresciuto il loro potere contrattuale nei confronti dei nobili assumono progressivamente un ruolo di riferimento all’ interno dei rapporti sociali ed economici.
Nascita della mafia
Durante l’ impresa dei mille Garibaldi ottiene l’ aiuto dei suddetti corpi di guardia privati, che reclutano altri combattenti, prevalentemente contadini. Il termine mafia deriva da ” màha “, che in arabo volgare significa cava di pietra. Le ” mafie ” erano le cave in cui si erano dati convegno segretamente i garibaldini ed i campieri. Per questo da allora furono chiamati mafiosi. Dopo l’ Unità d’ Italia le squadre furono sciolte , senza concedere loro nessun altro riconoscimento. Ciò spinse i mafiosi a passare sul terreno dell’ illegalità. La mafia nasce dunque nel 1861.
La repressione fascista
Mussolini volle stroncare la mafia e lo fece attraverso il perfetto Mori con migliaia di arresti e grandi processi, dal 1923 al 1933. La mafia fu apparentemente sconfitta, ma rimase un fenomeno latente.
La rinascita della mafia
Gli americani utilizzarono l’ aiuto della mafia durante lo sbarco in Sicilia, per cui la favorirono nell’ amministrazione provissoria dell’ isola in un contesto internazionale di guerra fredda la mafia riuscì a rinascere anche perchè fu utilizzata per controllare il vuoto in funzione anticomunista ed in cambio fu protetta.
Gli anni della convivenza con la mafia
Nel nuovo contesto di boom economico iniziato alla fine degli anni ’50, si ha il passaggio della mafia del latifondo a quella della città. La mafia si arricchisce aggiudicandosi gli appalti pubblici e con speculazioni edilizie. Il traffico di droga ha un permesso alla mafia, dalla metà degli anni ’50 in poi, di accumulare ricchezze. Oggi i giovani, attraverso il consumo di droghe, sono forse i maggiori finanziatori della mafia.
Il pool di Palermo ed il maxiprocesso
Nell’ 83 nacque a Palermo un pool di magistrati, tra cui Falcone e Borsellino, che adottarono un nuovo metodo efficacissimo: il ” lavoro di squadra” . Ci fu inoltre un sapiente utilizzato dai pentiti, tra cui Tommaso Buscetta. Si celebrò a Palermo, tra l’ 86 e l’ 87, un famoso maxiprocesso, condotto da Falcone, che si concluse con 19 ergastoli ad esponenti mafiosi di primissimo piano. Fino ad allora la mafia era rimasta sostanzialmente impunita.
La stagione delle stragi
Dopo la caduta del muro di Berlino, venivano a mancare le ragioni storiche che avevano portato a proteggere la mafia. Lima fu ucciso nel marzo del ’92. Il 23 maggio del ’92 ci fu la strage di Capaci, durante la quale fu ucciso Falcone, la moglie e la scorta. Il 19 luglio del ’92 quella di via d’ Amelio, con l’uccisione di Borsellino.
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