Diario di bordo
11 ottobre 1492
Siamo in mare aperto ormai da qualche mese e il paesaggio è sempre uguale:mare,mare e sempre mare. Sembra che non toccheremo mai più tera. Insieme agli altri dell’equipaggio cominciamo a non credere più in Colombo e molti di noi sono pronti a prendere il controllo completo della caravella .Purtroppo l’acqua comincia a scarseggiare e anche il cibo non dureranno ancora per molto.Eppure ricordo benissimo l’entusiasmo del giorno della partenza da Palos il 3 agosto.La Nina,la Pinta e la Santa Maria partono con le vele spiegate al vento e tutti noi eravamo pieni di speranza.La scoperta delle Indie avrebbe portato guadagni per tutti.Questa notte tocca a me controllare la rotta gli ordini sono andare verso sud .Saremo già dovuti essere arrivati.Ma eco che ho avvistato terra.Sono le 2:00 del mattino e urlo:TERRA! TERRA! TERRA! E subito si scatena una grande agitazione.Tutti corrono ad affiancarsi ed ammirare un banco di sabbi che brilla sotto la luna.Ormai è sicuro, la Terra c’è e ci avviciniamo velocemente perchè il vento soffia a nostro favore.
12 ottobre 1942
Oggi è una grande giornata tutti sono agitati come alla partenza e la stanchezza sembra sparita.C’è molto da fare per organizzare per lo sbarco e Colombo sta cercando un posto dove poter attraccare perchè per scendere a terra verranno utilizzate le scialuppe. Colombo prende possesso della spiaggia circondato da selvaggi,abitanti dell’isola, Indios mentre chiama l’isola San Salvador perchè è contento di poter diffondere la fede cristiana in questo posto.Le terre orientali sono state raggiunte e anche allo scopo della spedizione quindi è tempo di tornare in Patria.
Lascia un commento